Vaccinazione Anti-Meningococcica B
Da gennaio 2013, l’Ema (European medicine agency) ha autorizzato il commercio del vaccino anti-meningococco B. Si tratta di un vaccino costituito da tre proteine a da alcune componenti della membrana esterna del batterio. Il vaccino è risultato essere sicuro e capace di generare una buona risposta anticorpale. Sulla durata della protezione non ci sono ancora dati certi e pertanto potrebbe essere necessario introdurre un’ulteriore dose in età prescolare. Non ci sono controindicazioni a somministrare il vaccino anti-meningococco B insieme agli altri vaccini dell’infanzia. La febbre, seppur rara, è la reazione avversa più frequente. L’Italia sembra avere una frequenza di malattia da meningococco inferiore a quella degli altri Paesi europei; tuttavia, il sierotipo B, tra i meningococchi, è il più frequente ritrovandosi in oltre sei casi su dieci, seguito dal sierotipo C (tre casi su dieci). L’incidenza maggiore si ha nei bambini fino ai 5 anni di età, soprattutto nel primo anno di vita, con un secondo picco tra i 15 e i 20 anni. Il vaccino protegge contro quasi il 90 per cento dei ceppi di meningococco B. Va tenuto presente che in una popoloazione di bambini vaccinati, il soggetto non vaccinato è più a rischio di contrarre la malattia in quanto i soggetti resi immuni dal vaccino potendo essere portatori sani lo veicolano,